sabato 25 giugno 2011

img and giov

questo è tutto

domenica 23 maggio 2010

junk words

La mia anima gronda sudore per la febbre, la corruzione giace nel suo ventre, in silenzio come il disagio delle stagioni nelle braccia del destino, ed i miei cieli suonano con dizione di tuono riti dettati da Dio, nessuna finzione può rendere sordo questo magro banchetto. Incappucciato da terso affanno, sono prete di disordine nuovo i cui stendardi sono spiegati proprio li, dove una volta tu oscurasti i giardini, dove una volta tu svendesti i tuoi segreti. Un’altra preda con l’eloquenza che addolcisce l’annegamento dell'immonda bestia in profonde lagune di occhi e gambe che chiedono perdono. Ancora confusione qui dove una volta dissolvesti ogni mia speranza e lasciasti questi turpi grafi. Un amore insano ora ivi fiorisce, una trama di stelle incandescenti la cui bellezza nutre i maledetti poeti e che sgela il tuo amaro inverno dal mio sentiero. Crocifiggimi ancora infinite volte e permettimi di nutrirmi del tuo respiro per annegare i miei sospiri nella lacrimosa fonte nivea che aberra la vista e cela le braccia altrui che ti sfiorano.
Profonda è la ferita dell'io, questa prigione senza pareti dissipa tutto in una visione oscurata, e non riconosco più colui che fa sorgere il sole. Non avrò paura delle fiamme ammansite dalla nostra passione non è nemmeno questo bruciante dolore che mi ricomporrà dalla nera cenere, ma i nostri fantasmi d'argenteo nella nebbia quando entrambi non gireremo più.
Nella mia tavolozza non esiste più il bianco per dipingere i fiori.

sabato 22 maggio 2010

... (suggerimento di V)



Considero la mia totale mancanza di attaccamento alla vita un male da nessuno colmabile, pertanto oggi, 21 maggio 2010 alle ore 15.40 decido, in pieno possesso delle mie facoltà mentali, di terminare di resistere alla voglia di scomparire, non proverò più a chiedere cose che evidentemente non mi spettano,
dovrei solo smettere di lamentarmi di quello che non ho e gioire di quello che ho davvero. Purtroppo nell'usufruire del bene che le persone mi riversano consumo le loro energie ed illudo le loro speranze, pertanto devo lottare almeno per coloro che meritano un feedback positivo dalla mia esistenza tanto sofferta.
Non voglio lamentarmi con qualcuno, voglio solo buttare fuori dalla mia testa certe idee che la affollano, magari svuotandola, posso riuscire a tenere ancora intatta la mia parte che ama, la mia parte che mi sostiene... adesso vivo solo per questo, e non voglio rovinare le speranze e la bella possibile vita di questa meravigliosa creatura che non sono in grado di amare per come si dovrebbe.
Mi sento difettoso e davvero handicappato.. alla fine non serve avere ingegno e conoscere tante cose quando non si sa amare...
Adesso vorrei solo morire anche perchè lo desidero tanto e continuo a gettare fango sopra le persone che tentano disperatamente di amarmi.
Che dire... sperare nella fine del mondo... intanto voglio impegnarmi al massimo affinchè possa un giorno cogliere i frutti che amaramente e con tanta sofferenza
sto tentando di preservare nel mio arido deserto.
Questa notte sognerò di dissolvermi come sabbia e di essere sparso come del profumo da donna in una squallida toilette dei bassifondi di parigi.
Avere poco a che fare con la materialità e con i sentimenti e le emozioni. Sono cose che portano alla sofferenza...
Ma la sofferenza altrui per me è la più grande pietra della mia bisaccia, la più tagliente lama che mi trafigge, la più rabbiosa bestia che mi divora.
Adesso tenterò di rimettere la mia solita maschera di normalità... la mia odiata ed insanguinata maschera di normalità, quella che mi oscura la pelle dai raggi del sole, quella che
non mi permette di sentire il tocco di qualcuno sulla pelle, quella che nasconde agli altri la mia continua voglia di morire, ma sopratutto che la nasconde a lei...
dolce persona che vorrei accanto ogni giorno della mia vita, che mi ama, ma come spesso mi ha ripetuto, contano i fatti... ed i fatti non mostrano che lei abbia voglia di stare con me.
Addio mio dolce lettore vorrei amare sopratutto te, così vicino alla mia anima, così triste nel tuo destino.

From thelema abbey

From thelema abbey
"Înjunghia dvs. zâmbet demonice pentru creierul meu scufunda mine în coniac, vaginul si cocaina "