domenica 23 maggio 2010

junk words

La mia anima gronda sudore per la febbre, la corruzione giace nel suo ventre, in silenzio come il disagio delle stagioni nelle braccia del destino, ed i miei cieli suonano con dizione di tuono riti dettati da Dio, nessuna finzione può rendere sordo questo magro banchetto. Incappucciato da terso affanno, sono prete di disordine nuovo i cui stendardi sono spiegati proprio li, dove una volta tu oscurasti i giardini, dove una volta tu svendesti i tuoi segreti. Un’altra preda con l’eloquenza che addolcisce l’annegamento dell'immonda bestia in profonde lagune di occhi e gambe che chiedono perdono. Ancora confusione qui dove una volta dissolvesti ogni mia speranza e lasciasti questi turpi grafi. Un amore insano ora ivi fiorisce, una trama di stelle incandescenti la cui bellezza nutre i maledetti poeti e che sgela il tuo amaro inverno dal mio sentiero. Crocifiggimi ancora infinite volte e permettimi di nutrirmi del tuo respiro per annegare i miei sospiri nella lacrimosa fonte nivea che aberra la vista e cela le braccia altrui che ti sfiorano.
Profonda è la ferita dell'io, questa prigione senza pareti dissipa tutto in una visione oscurata, e non riconosco più colui che fa sorgere il sole. Non avrò paura delle fiamme ammansite dalla nostra passione non è nemmeno questo bruciante dolore che mi ricomporrà dalla nera cenere, ma i nostri fantasmi d'argenteo nella nebbia quando entrambi non gireremo più.
Nella mia tavolozza non esiste più il bianco per dipingere i fiori.

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From thelema abbey

From thelema abbey
"Înjunghia dvs. zâmbet demonice pentru creierul meu scufunda mine în coniac, vaginul si cocaina "